A META’ STRADA

Storia di Giraffa e Pinguino

In un posto molto caldo e molto lontano vive una giraffa che non sa sedersi e deve stare sempre in piedi. Le piace camminare, mangiare foglie, però non conosce nessuno e si sente sola. Decide allora di lanciare un messaggio al vento, inviando una lettera alla prima creatura dall’altra parte del mondo che la riceverà.

Fortunatamente la lettera arriva effettivamente ad un nuovo amico, un Pinguino “inventore” che sogna di volare. I due decidono così di incontrarsi a “metà strada”. Ma come è fatta una giraffa? Pinguino non ne ha mai vista una. E come è fatto un Pinguino? Giraffa non lo sa. Per i due anche solo riconoscersi all’appuntamento, risulta molto difficile.

Non resta che immaginare il proprio amico, così, attraverso un carteggio esilarante, quella che ne viene fuori è una tenera e buffa rappresentazione dell’altro, che permetterà finalmente di trovarsi.

Tuttavia, l’incontro non è subito rassicurante: la loro forte differenza inizialmente li scoraggia e temporaneamente li divide, ma con un po’ di tenacia e volontà, si potrà scoprire che le differenze non sono solo un ostacolo, ma un’opportunità per cambiare punto di vista e modificare lo sguardo sulle cose. Un modo per giraffa di imparare a sedersi e guardare un pò più in basso. Un modo per Pinguino di salire “in alto” e guardare un po’ più su… entrambi a questo punto saranno pronti per incontrare chiunque altro abbia voglia di farsi trovare a metà strada.

 

di e con
Jessica Leonello
Roberto Capaldo

musiche originali
Roberto Vetrano

scenografia
Roberto Capaldo

realizzazione costumi e scene
Caterina Naba   

Consulenza trampoli
Daniela Visani

Disegno luci
Zen   

direttore di produzione
Franco Sapadavecchia

produzione
Teatro del Buratto

Rassegna stampa
Rossella Marchi – Eolo.it

Dedicata ai bambini e alle bambine dai 3 anni la nuova produzione del Teatro del Buratto è affidata Jessica Lionello e Roberto Capaldo (che abbiamo già visto, tra gli altri, nel riuscito lavoro dedicato ai più piccoli “Home sweet home” capitolo 1 e 2). E’ una storia poetica e semplice quella raccontata dai due attori/autori. Giraffa vive sola e ha il sogno di sedersi ma non riesce a farlo a causa della lunghezza delle sue gambe che la costringono a stare sempre in piedi. Si sente sola Giraffa perché non conosce nessuno. Per questo un bel giorno decide di inviare un messaggio e affidarlo al vento. Il messaggio arriverà dritto a Pinguino, che ha il grande sogno di volare, nonostante le sue ali non glielo permettano e questo suo desiderio così particolare lo abbia isolato dagli altri pinguini. Incuriositi l’uno dall’altro e desiderosi di cominciare questa nuova amicizia decideranno di incontrarsi a metà strada. Ma come fare a riconoscersi? Giraffa non aveva mai visto un pinguino prima né Pinguino aveva mai conosciuto una giraffa. Quando infatti si incontrano la differenza di altezza non permette a loro di vedersi e riconoscersi tanto che ognuno crede che l’altro non sia andato all’appuntamento ma, scambiandosi messaggi sempre più frequenti, capiscono che semplicemente non si sono riconosciuti. 
Decidono quindi entrambi di fare un disegno dell’altro sulla base delle indicazioni ricevute e affidare al vento il messaggio. Nel momento dell’incontro quindi inizialmente non si riconosceranno: i disegni sulla base delle descrizioni sono molto diversi da come i due personaggi sono effettivamente, ma parlandosi capiranno di essere proprio loro e, felici, tenteranno di abbracciarsi ma…la loro differenza fisica non lo permetterà. Cercheranno anche di imbastire un pic nic, prima a casa di Giraffa, ma il tavolo sarà inarrivabile per Pinguino, poi da Pinguino ma l’apparecchiamento a terra non permetterà a Giraffa di potersi sedere. Anche le leccornie preparate da uno per l’altro non incontreranno i gusti dell’ospite. Intristiti da tante difficoltà torneranno ognuno alla propria casa. Ma la solitudine li farà propendere a riprovare l’incontro. Questa volta Pinguino ha costruito dei piccoli trampoli che lo faranno arrivare finalmente più vicino a Giraffa e Giraffa ha trovato il modo di sedersi e così, finalmente vicini ma ognuno con le proprie differenze, trovano un modo comune per stare e divertirsi insieme. E’ un delicato racconto, ben fatto e ben scritto quello di Giraffa e Pinguino. Parla con semplicità ed ironia di differenze, accettazione e di quanto sia importante sognare ed immaginare. La scena è un interessante struttura che permette, girando, di cambiare gli scenari, i costumi sono originali e non scontati, gli attori convincenti da cui si evince un gran lavoro di caratterizzazione, per nulla scontato, dei personaggi. Alla fine intuiamo che l’amicizia di Giraffa e Pinguino si allargherà. Arriverà infatti, portata dal vento, la lettera di Gallo che aveva il sogno di svegliarsi tardi la mattina…